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Vogliamo condividere con Te le nostre "storie di ordinaria quotidianità" Dedichiamo questo spazio a tutti gli "scacchisti per passione" a coloro che senza essere dei campioni mondiali o scacchisti di professione nutrono ugualmente una passione sfrenata per questa disciplina, ai nostri amici dei piccoli circoli con i quali ci divertiamo tantissimo, alle loro famiglie e a chi pur non giocando semplicemente ama questo nobil giuoco...

venerdì 2 settembre 2011

... e mi seguono come la mia ombra!


Bene, sono finite le vacanze e siamo di nuovo qui, non ci credo ancora che siano  passati un bel pò di giorni di assoluto relax, facendo finta che gli scacchi non esistano!
Gli scacchi di Massimo non mi pesano, lo sapete, ma sono sempre una cosa molto impegnativa. Così a differenza di altri anni,  il  nostro recente viaggio in Liguria è trascorso all'insegna della famiglia e del divertimento, cercando di godere al massimo della natura, del mare e lontani dal Circolo.
Molte volte, all'arrivo dell'estate, mi sono immaginata in un bel Torneo- vacanza come quelli abbondantemente promozionati durante il periodo estivo, magari in crociera o in una delle più rinomate località balneari d'Italia ! 
Beh, sicuramente  questa mia idea sarà un pensiero ricorrente nella mente di un bravo marito scacchista e che io accetterei volontieri (con la condizione che non si tratti di luoghi esteri come Andorra, dove si muore dal caldo!); se non altro questo potrebbe aiutarmi a conoscere altre mogli che condividano la mia stessa devozione.
Eh sì, perche nei casi limite, nemmeno io potrei fare a meno degli scacchi, questi fanno parte di Massimo e della sua vita da sempre, e se fossero una maledizione sarebbe vero che essi ci perseguitano ovunque andiamo. Incredibile!
Come quello che sto per raccontarvi:
... in uno di quei pigri pomeriggi passati a casa da mia suocera, decidiamo d'improvviso di farci una bella passeggiata sul monte di Portofino. Di solito per le passeggiate impegnative siamo soliti alzarci al mattino presto, ma quel giorno senza pensarci troppo ci siamo trovati sull'ombroso sentiero che porta verso  San Fruttuoso. Il cartellino indicava una discesa di 1 ora e 40 minuti, cosi guardando l'orologio, un rapido conto mi fece immaginare un rinfrescante bagno in mare prima di riprendere la salita senza fare notte...


le cristalline acque, San Fruttuoso, Abazia

Dopo aver trascorso un bel tratto sotto il bosco, attraversando un piccolo fiume, ci si trova "allo scoperto", cioè si passa al paessaggio caratteristico della macchia mediterrànea: molti ulivi, sterpaglie e qualche bell'albero di fico. Poi si rientra in un altro bosco questa volta di querce che conduce con sentieri serpeggianti alla storica Abazia.


scacchista sui tortuosi sentieri del entroterra Ligure


Pensare alla salita di ritorno mi faceva affrettare il passo. Massimo che invece era rimasto dietro da poco, sembraba sfinito per il caldo; lo vidi  buttarsi giù per le scorciatoie.
 Proprio in quel momento girai lo sguardo per salutare due persone che tranquillamente salivano il sentiero: mi acccorsi subito che si trattava di un membro del Circolo di Ruta e sua moglie!
Avverti Massimo, che però aveva optato per scendere fuori sentiero, per poterli salutare, rimase aggrappato a una radice di un albero in mezzo ai due tornanti.
Una posizione molto scomoda per chi non resiste a chiaccherare sugli ultimi avvenimenti scacchistici Rutesi!
Ora che ci penso avrei potuto scattare una foto di questo memorabile incontro, ma forse in quel momento mi è sembrato tutto così sconvolgente....

La  lezione mi era stata propinata: Non si può sfuggire al proprio destino!!!!!!!!!!!!



Questa invece è una foto scattata dal battello che abbiamo deciso di prendere per tornare a casa in modo da poterci godere meglio la squisita spiaggetta di San Fruttoso.


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