Benvenuti nel nostro blog!

Vogliamo condividere con Te le nostre "storie di ordinaria quotidianità" Dedichiamo questo spazio a tutti gli "scacchisti per passione" a coloro che senza essere dei campioni mondiali o scacchisti di professione nutrono ugualmente una passione sfrenata per questa disciplina, ai nostri amici dei piccoli circoli con i quali ci divertiamo tantissimo, alle loro famiglie e a chi pur non giocando semplicemente ama questo nobil giuoco...

venerdì 9 marzo 2012

Essere o non essere...




Il freddo non morde più. E negli angoli più riparati del mio piccolo giardino si intravedono le timide violette con poca voglia di riprendersi, stressate anche loro da questo tempo a dir poco bizzarro. Hanno perso il loro tono luminoso, ma sono sicura che non appena assaggeranno lo stallatico che gli ho già preparato, i cuoricini verdi delle loro foglie riprenderanno quel colore brillante e mi riempiranno di gioia nel veder spuntare un'altra volta ancora i loro piccoli fiori teneramente profumati...



Quest'anno sono piena di salute, e con piacere riceverò la nuova stagione, desidero tanto spendere le mie forze nel curare questo piccolo giardino e le poche piante rimaste dopo la crudele gelata. Voglio rendere loro omaggio per tutta la gioia che ci procurano durante la bella stagione e tentare con gli attrezzi, il terriccio e tanta pazienza di fargli sapere che sono ancora lì per loro. Spero grandemente nella forza radicale del mio prato che seminai con un impianto che mi costò il doppio della fatica, ma con la convinzione che in caso di necessità questo prato sarebbe diventato così forte da sopravvivere senza il mio aiuto. Così è stato, nonostante penso che sarà contento di sentire le cure che ho in serbo per lui...
Cercherò di trattenermi nel far pulizie nelle auiole  e sui rami secchi, rischio di estirpare tutto!
E' difficile da distinguere la passione che ho per le piante. Sono di natura una persona ansiosa e per carattere mi piace avere e fare tutto nella maniera più inmediata, cioè SUBITO. Ahimè la cura del verde richiede il rispetto dei ritmi naturali, che impari a conoscere man mano che ti cimenti nell'ardua arte del giardinaggio. Cercherò di ricordare e comprendere meglio queste regole e mi aprirò alla contemplazione dei piccoli risultati del mio sforzo, trattando di dimenticare quel fioritissimo e stupendo giardino inglese che avevo in mente di realizare all'inizio di questa avventura.

Massimo preso dello studio degli scacchi in un bellissimo pomeriggio di sole

Ogni tanto la mia insoddisfazione prevale su tutto pensando a quegli ordinatissimi giardini vicini dove non c'è una foglia fuori posto e tutto sembra disposto a regola d'arte...
E mi chiedo se non sarebbe stato meglio e meno faticoso predisporre un normale giardino, come questi, con le loro auiole impeccabili contornate di mattoni di tufo che fanno da cornice anche al prato, con l'immancabile  acero rosso e l'abete di natale e quelle odiose piante tutte uguali, uscite in serie dalle coltivazioni dei vivai brianzoli... ?!?
Non saprei, avrei risparmiato tutta questa fatica nel voler ricreare un angolo segreto, spontaneo, con declinazione nel selvatico?
A parte la fatica e la insistenza, mi accorgo della mia incapacità a construire le armonie, mi manca quella parte di comprensione del paesaggio che possiedono solo i bravi architetti del verde,
devo ancora imparare bene le fondamentali tecniche di potatura e ad essere più decisa e spietata nel togliere quelle piante che si ammalano o crescono in modo stentato. Nonostante tutto cercherò di rincuorarmi ricordando i lieti momenti che ho passato sulla panchina all'ombra del prugno, leggendo i miei libri preferiti, sorseggiando una tiepida tazza di tè, accompagnata da quella lieve brezza dei luminosi pomeriggi d'estate....




Penso spesso ai miei preziosi iris... fiorirano quest'anno?  Sarò ancora degna di ammirare i loro particolari preziosi e loro colori insoliti?
Senza dubbio questa mia passione  è ben diversa da quella di Massimo, ma penso che lui sarebbe un bravissimo giardiniere. Contrariamente io non potrei mai essere una bravissima scacchista!
Nonostante ai tempi attuali gli scacchi si possano imparare molto piu facilmente, credo ci voglia una vera passione e predisposizione per giocare.
Sono molto colpita del fatto che Massimo ieri sera, dopo aver giocato il terzo turno del Campionato Italiano a Squadre contro quelli del Centurini di Genova, mi abbia confessato che non ha più la forza di giocare! ....
I risultati del CIS per i ragazzi di Ruta sono discreti finora, giacchè Massimo ha pareggiato ieri contro il CM Alan Rodriguez, come Danilo Altieri con il CM Cantoro e un grande Shaby che è riuscito in extremis a salvarsi contro il Maestro Pernigotti. Purtroppo risultato negativo per il nuovo acquisto della squadra di Ruta, il CM Alessandro Almonti che ha perso contro Mauro Berni a causa di una svista clamorosa, lasciando la squadra a un misero punticino dopo due incontri...
 Ma questa volta a quanto pare non c'entrano niente i risultati. Massimo mi spiegava che ciò che gli succede è un fatto puramente fisico: durante le partite semplicemente si stanca moltissimo.
La situazione sembra preoccupante ...
Posso solo dire che pensando bene, c'è una cosa che accomuna i suoi scacchi e il mio tentativo di far giardinaggio: non si tratta della fatica, ma bensì della tenacia che dobbiamo avere nella consapevolezza dei cicli di progresso e regresso della natura stessa...

giovedì 8 marzo 2012

Le Regine degli Scacchi






Ciao Scacchiste!
Ma anche  Mamme, Mogli, Compagne, Amiche e soprattutto Donne. Con questo bellissimo affiche tutto al femminile del European Individual Women's Chess Championship 2012  che si tiene in questo mese in Turchia, volevo augurarvi tanti belle soddisfazioni a proposito delle vostre aspettative scacchistiche.
In questa ricorrenza volevo raccontarvi l'origine della Festa dell'8 Marzo, ossia il Giorno Internazionale delle Donne che risale al 1908, "quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
In quel giorno, un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Quindi, L'8 Marzo è il ricordo di quella triste giornata.
Non è una "FESTA" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso."
Col tempo questa data acquisisce un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità".
Nella attualità questa giornata è dedicata a celebrare l' universo feminile a 360° e noi non possiamo non ricordare che anche nel mondo degli scacchi c'e stato uno suo sviluppo storico in quel che riguarda il ruolo delle donne.
Fin dal medioevo troviamo che gli scacchi riservavano momenti di piacevole incontro fra nobili cavalieri e le dame delle grandi corti come si può vedere in molti  stupendi dipinti.
Gli scacchi fanno da tramite fra gli innamorati come racconta il Boccaccio  in una delle sue novelle...





Si arriva addirittura a considerare gli scacchi como una letale arma di seduzione: Ovidio “consigliava alle cortigiane di Roma, per adescare gli amanti, di apprendere a giocare bene al latronum ludus” un gioco simile agli scacchi, e non dico altro....
 Ma lasciando da parte questa breve, romantica e intrigante immagine che la storia, l'arte e la letteratura, ci propongono sul nobil gioco e il coinvolgimento delle donne, vorrei riportarvi ai giorni nostri.
La presenza scacchistica femminile attuale prende un altro tono e il suo ruolo è cosi rampante a livello Mondiale da dimostrare che anche in questo ambito si è arrivati a uno sviluppo enorme dal punto di vista della evoluzione del rappporto di parità fra i sessi. Al meno per quel che riguarda la partecipazione.
Ma non sempre è stato così, guardate questo racconto e le considerazioni che una Campionessa Mondiale ci propone anche per ciò che sono gli aspetti che per Natura differenziano il cervello e la intelligenza dell'uomo e della donna negli scacchi partendo dalla sua importantissima esperienza personale:





Sicuramente l'esempio più rappresentativo del ruolo delle donne nell'universo degli scacchi è Susan Polgar che sin dalla piccola età ha saputo portare avanti il suo motto "Win with grace, lose with dignity!"
La Campionessa Mondiale e la prima donna nella storia di questa disciplina a rompere la barriera fra uomo e donna qualificandosi al campionato Mondiale. Tantissimi sono i riconoscimenti  per questa grande donna diventata Ambasciatrice degli Scacchi nel mondo, attualmente direttrice di SPICE (Susan Polgar Institute for Chess Excellence)  nell' Universita del Texas, nonchè promotrice della sua Fondazione in favore degli scacchi.
Bene, con questo degno essempio di coraggio e intelligenza, vorrei dire a tutte le donne di ricordarsi che in una scacchiera la Donna è un pezzo molto importante e che riesce a muoversi in tutte le direzioni. Beh, un po come le mogli e mamme! ...

PS (... qualcuno dice che le donne sono la forza del mondo)
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