Benvenuti nel nostro blog!

Vogliamo condividere con Te le nostre "storie di ordinaria quotidianità" Dedichiamo questo spazio a tutti gli "scacchisti per passione" a coloro che senza essere dei campioni mondiali o scacchisti di professione nutrono ugualmente una passione sfrenata per questa disciplina, ai nostri amici dei piccoli circoli con i quali ci divertiamo tantissimo, alle loro famiglie e a chi pur non giocando semplicemente ama questo nobil giuoco...

domenica 28 novembre 2010

check mate on love




Tutti questi anni sono stati una intensa, divertentissima e appassionante partita...

grazie del tuo amore!


Carla

giovedì 25 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

lunedì 22 novembre 2010

chess player's wine


 Vigneti Pedine (etichetta)
"Scegliere il giusto vigneto che produce la più alta espressione di una particolare varietà è la chiave per fare un grande vino. L'azienda vincola Chessman sceglie le migliori varietà da specifici vitigni per garantire che ogni bottiglia sia una mossa vincente".

Sembra che il cognome Chessman, molto diffuso negli Stati Uniti, abbia orgine nell'Inghilterra Medioevale essendo una variante di spelling di Cheeseman ossia "l'uomo del formaggio"  quindi è un cognome che descrive un mestiere, colui che fa o vende il formaggio.
 A parte il significato etimologico della parola (Chessman= pezzi degli scacchi) la sua origine non porta in realtà a un legame diretto con la storia degli scacchi. L'azienda vinicola Californiana ha pensato bene a legare questo cognome al gioco ottenendo cosi una elegantissima metafora dei risultati ottenuti dalla propria impresa.
Sono sicura che molti di voi sareste entusiasti di assaggiare un così particolare vino, vista la attinenza al gioco. Altri magari preferiranno restare fedeli alle proprie radici predileggendo i prestigiosi vini di origine italiana DOC.
Qualunque sia la scelta tenete conto che da una decina di anni la Federazione Italiana di Scacchi (FSI) è entrata a far parte del CONI. Così essendo diventato uno sport a tutti gli effetti  viene regolamentato anche da nuove normative che riguardano l'uso di sostanze dopanti, fra cui l'alcool.
Secondo la FIDE l'uso di sostanze stupefacenti viola il codice etico dello sport, che dovrebbe essere praticato per il bene del corpo e dello spirito. (Vai a dirlo al nostro caro amico Sergio che proprio per il bene del corpo e dello spirito trinca grappa a volontà !). E' per questo che dopo il  tanto discusso doping informatico sono stati eseguiti anche alcuni test antidoping per scoprire l'uso di sostanze proibite su giocatori di scacchi!
Dicono alcuni che due tazze di caffè bastarebbero per dar per spacciato uno scacchista, facendolo passare per un pericoloso tossicodipendente!
Quindi anche se magari vi risulta difficile rinunciare al piacere di un bel bicchiere di vino durante la pausa pranzo, sarà meglio rimandare alla fine di ogni torneo questo curioso suggerimento enologico, magari da provare dopo, e solo dopo, la fine di una vittoriosa gara.



domenica 21 novembre 2010

Chess Pie


Gli scacchi come sappiamo sono uno sport la cui pratica richiede una adeguata forma fisica e mentale.  Il mangiare correttamente prima di affrontare un torneo può aiutare a migliorare la performance di un giocatore. 
Gli esperti in nutrizione raccomandano in questi casi una dieta ricca di proteine e carboidrati che contribuisca a mantenere un alto grado di energie. Queste sostanze possono essere acquisite mediante il consumo di frutta, verdura, patate e riso e di alimenti come uova, pesce, pollo, frutta a guscio, latte e soia. E' meglio in tutti i casi evitare cibi fritti e ricchi di grassi giacchè la loro digestione richiede una grande quantità di energia, rendendo impossibile la concentrazione.
E' importante sottolineare che non mangiare a sufficienza è anche una cattiva pratica: semplicemente è impossibile rimanere concentrati quando si ha fame!
Massimo solitamente non mangia mai prima di un torneo, sarà per questo che ogni tanto va così cosi male?!
Assumere cibi prima e durante un torneo dipende molto dall'equilibrio e le esigenze particolari di ogni individuo.
Ci sono tanti spuntini sani che si possono assumere fra una partita a scacchi e l'altra:  noci, formaggio, bastoncini di carote (squisiti!), tramezzini al tonno (ricco di proteine) mele o banane, tra altri possono andare a meraviglia.
Ma non dimentichiamoci che anche gli zuccheri possono fornire una immediata dose d'energia, essendo una ottima soluzione anche per mantenere il buon umore! (questo lo dico io).
 Il nostro caro giocatore di casa si  è sempre rifiutato di modificare le sue vecchie abitudini scacchistiche
 pre -gara, restando a stomaco vuoto fino alla fine del primo turno, ma penso che una deliziosa fetta di torta come questa gli farebbe decisamente cambiare idea:

 hmmm! ...é la torta al limone di scacchi!!!

La "Torta di Scacchi" esiste davvero: è un dolcissimo dessert caratteristico
della cucina del Sud degli Stati Uniti.
Il termine "Chess Pie"  a quanto pare, non ha nessuna relazione con il gioco degli scacchi  (ma questo non importa perche sembra buona ugualmente!). Molti sostengono che la sua origine deriva dalla somiglianza con un formaggio (cheese) simile alla torta per consistenza. Altri dicono che il nome deriva di Chester, città dell'Ingilterra di dove pare sia originaria.
Secondo lo scrittore gastronomico e critico alimentare John Egerton di Nashville che ha cercato di tracciarne le radici, questa ha le sue origini nelle regioni meridionali degli Stati Uniti. Identificata completamente con la cucina di quelle zone, è un cibo di consumo quotidiano in quelle regioni e nelle città di confine di Baltimore, Louisville, St Louis e Washinton DC. L'origine della ricetta è molto contesa; addirittura ne esistono più di tre versioni riconosciute con decina di varianti, una di queste proveniente dall'Inghilterra.


Si tratta comunque di una torta al formaggio, un dolce facile ed economico dal sapore casalingo che fa parte dalla tradizione americana. Per oltre 30 anni  è stata la specialità della casa del famoso Ristorante Art Museum di ST Louis, USA.
 Ma se siete curiosi di assaggiarla non è necessario che andiate fin là. Ecco a voi la ricetta con la variante al limone che spero possa soddisfare il palato di qualche goloso scacchista :

Lemon Chess Pie
2 c. sugar
4 large eggs
1 tbsp. each, flour and corn meal
1/4 c. milk
1/4 c. butter, melted and slightly cooled
1/4 c. freshly squeezed lemon juice
2 tbsp. grated lemon rind
1 unbaked pastry pie crust
Combine the sugar and eggs and beat well. Toss together the flour and corn meal and add to the egg mixture. Gradually add the milk, butter, lemon juice and rind. Pour into the crust. Bake in the center of a preheated 375 degree oven for 40 minutes or until the filling is set and the top is lightly browned. Photo provided by the Fryemont Inn.

La ricetta sembra molto fàcile eppure in alternativa per qualche casalinga negata negli Stati Uniti esistono già i biscottini per lo scacchista:



...stupenda idea da sgranocchiare!

venerdì 19 novembre 2010

... ti piace vincere facile!


Chiarimento necessario:
 la foto non è rappresentativa dell'argomento da trattare, data l'importanza
e solennità della Sede in cui si trovano i soggetti

Bonci-Bonci-Bonci-Bon-Bon-Bon....

Il signore a destra è Sergio, un italiano d'Istria arrivato al Porto di Genova durante il difficile periodo dell'esodo (anni 1953-1956). L'emigrazione massiva ricordiamo fu dovuta alle persecuzioni delle Foibe dopo l'occupazione delle armate jugoslave di Tito nel 1945 che aveva liberato l'Istria dalla occupazione nazista.
 Lui è originario di Lussinpiccolo, una cittadina italiana che dopo il Memorandum di Londra venne assegnata all'amministrazione jugoslava ed è attualmente parte della Croazia : 

Lussinpiccolo (Malilosinj) è uno dei due villaggi della piccola isola di Losinj
(le cui acque sono popolate da una vivace colonia di delfini).

Genova doveva essere soltanto un punto "d'imbarco" nel loro percorso verso l'America ma con la morte inaspettata del padre di Sergio, la sua famiglia prende residenza definitiva nella bella città marinara. Attualmente abita a Ruta di Camogli  ed è un forte (anche se non tutti sono d'accordo...ha, ha, ha!) CM  che fa parte del Circolo Giancarlo Musso.
 Sergio è uno dei nostri più cari amici. 
 E' bellissimo vedere Massimo e Sergio  quando  giocano insieme a scacchi. Tutto diventa cosi divertente!
L'amicizia  in questo gioco è importante. Solo questa ti permette di sorridere nel prendere matto.
Una partita fra questi miei due cari personaggi non richiede il sepolcrale e riflessivo silenzio delle normali sfide, disturbarsi a vicenda mentre tocca muovere all'altro è l'abitudine d'obbligo: "Ciappati questa!" è la frase più ricorrente in un incontro di questa portata. 
Questo tipo di "scacchismo" direte voi è tipico del lampista "da piccolo circolo" che molto ricorda l'ambiente di ritrovo del bar o di una festa paesana. E avete pienamente ragione! A me personalmente  fa dimenticare facilmente gli importanti tornei organizzati dai Circoli di "grande livello" dove l'altro Massimo, "il teorico",
brilla per discrezione, logica, calma e misuratezza.
E' incredibile come lo stesso gioco può presentarsi sotto due sfaccettature differenti, assumendo un aspetto ben diverso fra loro.
Dilettantistici o Agonistici che siano, gli scacchi son sempre una delle più grandi fonti
di divertimento che esista!


giovedì 18 novembre 2010

operazione scacco matto



      
Questo è il nome della operazione effettuata dalla squadra mobile, Sezione
 Antidroga della Polizia di Stato di Alessandria.
L'indagine ha portato all'arresto di un colombiano già stato in carcere per importazione di stupefacenti.
A quanto dichiarato la cocaina confiscata che una volta tagliata e venduta avrebbe reso oltre 300mila euro, era nascosta nel doppio fondo di una scacchiera!!!
La notizia  è stata riportata ieri da quotidiani d'informazione locale e commentata scherzosamente dal dj  radiofonico della mia stazione preferita : con questo tipo di scacchiera "alla colombiana" i cavalli non si muovono più a "L" ma a LSD, ha, ha, ha !  e i pedoni non sono più sulle case ma sulle "strisce" !!!
 Il colombiano che adesso si trova rinchiuso in carcere e a disposizione delle autorità giudiziarie avrà tutto il tempo a disposizione per rivalutare la sua affezione per la scacchiera.

mercoledì 17 novembre 2010

Scacchi: Come creare un genio



 Nella serie di documentari della National Geographic del 2007 sulla intelligenza umana ce n'è uno dedicato alla Campionessa Mondiale di Scacchi Susan Polgar.
 In particolare questi documentari trattano di  bambini che nonostante la loro piccola età riescono a distinguersi in diverse attività a livelli eccellenti. Come sappiamo la  campionessa ungherese Susan Polgar cresce nel difficile periodo della Guerra Fredda, nella decade dei 70's. Per decisione dei genitori che possedevano conoscenze pedagogiche e psicologiche eccezionali, Susan e le sue sorelle vengono educate a casa, facendo gli esami obbligatori di fine corso - chiaramente non senza l'iniziale opposizione delle autorità ungheresi.
La scelta, che si rivelarà un grande esempio di "Educazione specializata" impartita dai visionari genitori di Susan, trova origine in una ipotesi esposta nel libro di suo padre Laszlo Polgar intitolato "Bring Up Genius", dove dopo aver studiato numerosi casi di bambini prodigio come quello di Mozart, lo studioso, professionista della psicologia, sostiene che un genio non necessariamente nasce ma questo dono può essere formato tramite una adeguata ed equilibrata educazione dei bambini sin dalla tenera età, essendo questo più importante che non avere un talento naturale.


Susan aveva solo 4 anni quando scoprì per caso i pezzi degli scacchi che caddero accidentalmente da una scatola tenuta dentro l'armadio.
Sua madre non conosceva le regole del gioco, suo padre le conosceva ma non era uno scacchista di spicco; ma come la stessa Susan sostiene egli era convinto che lei avrebbe raggiunto l'eccellenza in qualunque campo, sempre che si fosse applicata come alunna .

La teoria sulla genialità di suo padre non fu di facile dimostrazione giacchè a quell'epoca gli scacchi erano dominati totalmente dagli uomini.
Ed erano in molti a pensare che il cervello femminile essendo morfologicamente diverso da quello maschile non fosse in grado di imparare un gioco che richiede alte dosi di "coscienza spaziale" della scacchiera e dei suoi pezzi: una attività prerogativa del cervello maschile.
Susan dovette dimostrare il contrario, la sua destrezza non dipendeva da fattori morfologici ma da un allenamento mentale (ciò che gli esperti chiamano memoria di lavoro) costruito con la preparazione specializzata impartitale da suo padre. Così che a solo 15 anni si piazza in testa alla classifica mondiale, diviene la prima donna a conseguire il titolo di Grande Maestro, infrange la barriera di genere prendendo parte al campionato Mondiale Maschile, conquista il quarto titolo di Campionessa Mondiale femminile; questo fra una lunga lista d'interminabili successi. Susan Polgar ha giocato alla pari con Grandi Maestri come Kasparov, Karpov e anche il leggendario Fischer, dimostrando ancora una volta che tramite una lunga e intensa preparazione è possibile creare un genio.


 Gli studi sul cervello di Susan rivelano che mentre gioca a scacchi analizzando le posizioni, c'è una maggiore attività delle stesse zone cerebrali incaricate dell'identificazione delle immagini.

Le prove di memoria, il gioco alla cieca e i tempi di reazione richiesti dal gioco lampo sono alcune delle attività che il cervello impara ad eseguire facilmente se vengono forgiate dalla pratica costante, la applicazione e lo studio della teoria e ovviamente se si ha la predisposizione verso questa disciplina.
Credo molto alle ipotesi formulate dal padre di Susan. E' più che provato che anche a livelli più normali come quelli di una famiglia qualunque, l'educazione e la disciplina insegnata ai figli sin da piccoli e l'orientamento sui campi a loro più affini è determinante per il raggiungimento del loro obbiettivi, anche senza dover puntare nei migliori dei casi alla "eccellenza scacchistica" o alla "creazione di un "genio-prodigio".
 Penso che le ricerche sul funzionamento del cervello della Campionessa,  insieme all'approfondimento del metodo di studio delle sorelle Polgar, potrebbero fornire un importante contributo per quel che riguarda i metodi di apprendimento in generale.

prodigi, scacchi e altro...



Capablanca che gioca a scacchi...


...bambino attore che gioca a scacchi




bambino prodigio che gioca a scacchi....



 Fischer, giovane ragazzo che gioca a scacchi...


piccolo genio che gioca a scacchi....



sorelle Polgar che giocano agli scacchi....


altri bambini che giocano a scacchi...



Marina Brunello che gioca a scacchi... 


 
Fabiano Caruana che gioca a scacchi...


Magnus Carlsen che gioca a scacchi...


scimmia che gioca a scacchi...


 un'altra scimmia che gioca a scacchi...



Riccardo che gioca a sca... a monopoli !!





Francia che si fa i cavoli suoi...





martedì 16 novembre 2010

La difesa Siciliana


Dicono i ben informati che "La Variante del Dragone" della Difesa Siciliana
sia la preferita del Campione Mondiale attuale Viswanhatan Anand

Non sono sicura di come potrebbero andare le cose, ma penso di aver capito che la Difesa Siciliana è la apertura che più usano gli scacchisti quando giocano con il Nero per difendersi contro la mossa 1 e4 che concede al  Bianco il dominio della casella d5. Con la Siciliana il Nero opta per controllare la casa centrale d4 bilanciando la posizione. L'idea sembra abbastanza semplice eppure non aspettatevi che spieghi qua le possibili continuazioni per entrambi le parti, che a quanto pare sono numerosissime!!!
Vi dirò solo che l'origine di questa apertura, la Siciliana, risale ai tempi di Polerio detto L'abruzzese e Gioacchino il Greco detto il calabrese, due dei più importanti giocatori del XV secolo, ma prese il suo nome grazie a Pietro Carrera un giocatore nato in Sicilia nei primi del Seicento che sostenne la sua validità apertamente. Anche se dopo verrà meno usata, per essere reintrodotta nuovamente nel 1870 dal tedesco Paulsen con risultati agonistici di grande livello.
 La Difesa Siciliana nella attualità è diffusissima :

(clicca sulla immagine per ingrandirla)

.... con la Difesa Siciliana di Mafalda si può anche affrontare uno scacco!


Scacchi "Immorali"






  La  Donna al pedone:
Per essere sincera, non so quante regole morali, etiche, religiose,
sociali, militari  e persino logiche abbiamo appena rotto.
Ma sono  sicura che non sono poche...


Attenzione!!! aldilà delle convenzioni e le proprie convinzioni personali le conseguenze di rapporti sessuali senza protezione possono avere risvolti drammatici:



piccola campagna in favore dell'uso del preservativo, ha, ha, ha!

lunedì 15 novembre 2010

scacchi: roba dal " altro mondo"


 Vi ricorderete sicuramente il  "Eyjafjoll", il vulcano islandese della impossibile pronuncia: che poco meno di sette mesi fa copriva con le sue nuvole di ceneri i cieli di gran parte del continente europeo.
 Molti di noi sicuramente avviamo seguito le vicende con interesse già che, a causa della eruzione molti voli vengono annullati comprometendo  la sfida per il Campionato Mondiale di scacchi fra i campioni Anand e Topalov.
Come ben sapiamo il match venne rinviato di un giorno per permettere al Campione Mondiale in carica Anand che si trovava a Francoforte, di raggiungere Sofia la capitale sede della sfida, dopo un lungo viaggio in automobile.
Ebbene, quasi paralela alla importante sfida si annunciava il rinnovo della presidenza della FIDE contesa  fra i candidati  Anatolij Karpov e il presidente in carica  Kirsan Ilyumzhinov. Quest'ultimo è al comando della Federazione da ben 15 anni. 
Ho trovato molto curiose le sue dichiarazioni durante una intervista a una importante mitente televisiva russa dove diceva di avere avuto contati diretti con alieni.  Prima di questo in ripetute occasioni il presidente della FIDE aveva parlato del rapporto fra scacchi e gli estraterrestri. In una intervista col il diario britànico "The Independent" chiese al suo interlocutore se avese la consapevolezza che gli scacchi sono un gioco "cosmico".
Argomentando che escavazioni efetuate in diversi luoghi del mondo dimostrano che gli scacchi si giocavano con identiche regole in variati continenti negli stessi  periodi storici dove "non esisteva internet", aggiungendo: "questo dimostra che sono estati portati da un'altro luogo". Segnalando inoltre che gli scacchi possiedono un "codice" segnato dalle 64 caselle della scacchiera, cui numero e uguale ai codoni che compongono il DNA umano.


Durante la campagna elettorale i sostenitori di Karpov segnalarono atti di corruzione in confronti
del lider della FIDE nella corsa per la presidenza, inoltre acussandolo di aver causato una perdita al prestigio degli scacchi, giacché le sue teorie sugli alieni ridicolizano il nome di questa disciplina.
Garry Gasparrov storico rivale ma per la occasione sostenitore di Karpov,ha parlato del crollo della Russia nel interesse mondiale per gli scacchi argomentando che ha perso le ultime tre Olimpiadi.

Il miliardario ed eccentrico presidente della Federazione, non che Presidente della Calmuchia (regione buddista della Russia sulle coste del mare Caspio) ha suscitato non poche polemiche nel'ambito politico.
Le sue reiterate e più recenti dicchiarazioni sugli ominidi verdi, durante le Olimpiadi Mondiali di Scacchi crearono nel Cremmlino la preocupazione che possa avere rivelato a gli "alieni" importanti segreti di stato...!
Sembra che i risvolti politici di questa vicenda "dal'altro mondo" siano il segreto del "indiscutibile" sostegno a Ilyumzhinow da parte del governo russo nell' ambito delle elezioni per la presidenza della federazione.
Non ostante la Federazione nazionale di Scacchi Russi (RCF) si sia rivelata a la candidatura di Ilyumzhinov, sostenendo il suo oppositore, Grande Maestro, ex-campione del mondo Anatoly Karpov, alla fine i risultati delle votazioni sono stati favorevoli al tanto contestato presidente. Il sostegno degli USA, Francia, Spagna, Germania, l'Ingilterra e altre delegazione europee non bastarono per spodestare il protetto di Puttin.
Al di fuori di questo agrovigliarsi di interessi politici ed economici che vanno ben oltre alla nostra semplice passione per gli scacchi, mi incuriosisce il personaggio che a quanto sembra avvia una unica e reale fissasione vale a dire è un vero fanatico per ciò che riguarda questa disciplina. 
Ricordo durante la sua visita in Italia in occasione delle Olimpiadi,  un uomo in gessato contornato di body guard e di biondissime ostess russe, intento a dare il benvenuto a uno a uno degli ospiti della manifestazione.
Una stretta di mano, una t-sirth con scritto Chess-FIDE- Fidelity, svariati gadget e il racconto di Massimo sul procedere delle sue vicende,sono le immagini che mi vengono in mente quando si parla di questa controversiale figura.
Comunque mi pacerebbe tanto visitare la Calmucchia e le sue steppe, mi immagino che la Chess City creata da Kirsan per ospitare le Olimpiade nel 1988 deve essere veramente divertente!?... 
Di foto che le ritraggano non ne ho trovato neanche una, eppure alcuni dicono que le case sono tutte a forma di pedine!!!! (sarà che qualcuno a voluto prendermi in giro?)
Ma non è tutto, pare che nella città di Elista, l'unica città buddista della Europa, le strade sono intitolate a re e regine degli scacchi, le piazze sono ornate con sculture riguardanti  personaggi o i simboli scacchistici, scacchiere bianche e nere si trovano ovunque, le regole del gioco sono materia scolastica e esistono strutture destinate ad accogliere giocatori e tornei e dove non c'è anima viva che non sappia giocare a dare matto.
 Un vero Regno degli scacchi insomma...


La Kalmukia è una Repubblica molto povera e il suo lider oligarca è accusato per la inapropriata gestione dei problemi che la affliggono. Così che la mia fantasia che esista un magico e perfetto Mondo dove gli scacchi fanno da padroni, svanisce delusa davanti alle dicchiarazioni del redattore capo di un giornale locale che parla di Elista come "una città con strade vuote, con case in gran parte disoccupate, una di queste apartenente al leggendario Boby Fisher  che però, non ci abitò mai"...
Non ostante il discutibile percorso di  tutta la vicenda che riguarda la "Capitale Mondiale degli Scacchi " continuo a pensare che questa sia una originale idea, rubinata peccato dagli sporchi giochi della politica.
Possiamo sperare che adesso che ormai  è ufficiale il suo rilascio come Presidente della Kalmukia, Kirsan si concentrerà al 100% sugli scacchi, rivalorizando questo suo "fantasioso" proietto.
...aiutato magari da qualche amico intergalattico!

martedì 9 novembre 2010

Un dia especial: parlano i "Nahuales"


Francia "Picchierello" e Brandy "Totote" 
il giorno del suo 17° compleanno

El Salvador  nella sua eredità indigena gode di tante cose meravigliose. Una di loro è la cosmovisione del tempo, basata sul  Sistema Calendarico Maya, secondo il quale ognuno di noi al momento della nascita ha già  un "Nahual", che non è altro che lo spirito di un animale che si incarica di proteggerci e guidarci.
Nelle epoche pre-ispaniche si credeva che le divinità Maya avessero la facoltà di prendere la forma del proprio Nahual per interagire con gli umani.
Nei comuni mortali lo spirito guida si manifesta soltanto come una immagine che ci consiglia in sogno oppure con la somiglianza all'animale che ci offre la sua protezione. Così una donna il cui Nahual fosse un usignolo avrà voce privilegiata per il canto, un uomo potrebbe acquisire la vista acuta dell'aquila o il fine olfatto del lupo!
Uffa!  - Ma  perché a Francia sembra sia toccata la lumaca ?
... per fortuna che secondo il nostro Sacro Calendario Rituale, nostra figlia  Francia è nata in un giorno fortunato, chiamato  NO'J. Questo è il giorno della saggezza, propizio per decisioni importanti di una comunità, un giorno buono per la pianificazione. I nostri antenati si riunivano in consiglio il giorno di NO'J per delineare, condurre e chiedere protezione:

"Il caricatore dei giorni"
Il  Tzolkin, fa parte del sistema calendarico dei Maya ed è conosciuto anche
come calendario rituale o cerimoniale per la "Cuenta Corta"

Il Tzolkin comprende 260 giorni, diviso in 13 periodi di 20 giorni ognuno. Il giorno di nascita di Francia rappresentato dal "glifo" No'j  (in alto evidenziato)  ha corrispondenza con la giovane  dea della terra, del mais e della luna. Una dea giovane e anziana allo stesso tempo.


Queste sono alcune immagini del Codice Tro-Cartesiano che si trova  al Museo delle Americhe di Madrid e dove vengono raffigurati i simboli del Tzolkin.

 L'inestimabile documento rivela l'universo culturale dei sacerdoti Maya e la loro ampia e profonda conoscenza dei fenomeni della natura e il loro vincolo con la vita quotidiana; provano anche la millenaria tradizione letteraria dei nostri popoli nel periodo classico (ss.II-X dc).

 Ma torniamo a noi, negli antichi libri del Chilam Balam  il picchio -picchierello-  è il Nahual  del giorno No'j (questo spiega perche le piaceva vedere tanto quel cartone!). Questo animale protettivo rappresenta l'annuncio, la saggezza e la prudenza, la cura, la bontà e il giudizio.
Questo è un giorno dove si possono visitare i templi,  concepire disegni per tessere nuove coperte, il giorno propizio per tagliare gli alberi per rituali importanti.
Secondo i Maya, considerati i grandi "Contatori del Tempo", l'uomo ha idee ma non possiede saggezza. Bisogna unirsi in Consiglio per unificare idee e formare una scienza. Il NO'J è il giorno della saggezza.
Beh, anche se nostra figlia è nata sotto la luce di una buona stella, devo ammettere che per qualche oscura ragione, non si è  mai mostrata abbastanza abile per diventare una vera "regina degli scacchi", non posso dire  però che nonostante la sua giovane età, non sia già una persona molto, ma molto saggia...

Buon Compleanno Principessa Maya!!!



non solo scacchi




Mi piace l'autunno! ci sono tante cose da fare: raccogliere bacche, castagne, funghi, passeggiare...
E' il tempo dei cinghiali e delle ghiande, gli alberi mi sembrano più colorati dell'anno scorso e mi immagino che sui sentieri saranno fiorite le eriche  macchiando il paesaggio di rosa e lillà;  i corbezzoli succosi e delicati al palato, spiccheranno rossi dal verde intenso dei  rami  (simulando la loro crudeltà per lo stomaco), le rocce saranno piene di muschio e il suolo tappezzato dei pungenti ricci che nascondo le lucide e deliziose castagne.
 Peccato che nel weekend piove sempre e cosi ci tocca rimandare le nostre camminate nell'entroterra.
Beh,  vi confesso che non mi dispiace affatto, sapete; tornare a Genova per stare a casa coi nonni mi diverte parecchio. La casa paterna di Massimo è piena di cose meravigliose.... L'amore che sua madre nutre per i gatti traspare dappertutto, è una casa dove tutto "sa di micio" e dove gran parte degli oggetti sono curiosamente concepiti ad onore di questi amabili felini.
Quadri, libri, fotografie, statue, ceramiche, argenti, ma anche oggetti d'uso comune: stoviglie, lattiere, teiere, biscottiere, vasi, cuscini, portaombrelli, saponiere, spille, posaceneri, apricarte , ferma libri, carte da gioco tutto ciò che possiate immaginare non senza il riferimento alle suddette bestie, che spadroneggiano indisturbate in questo inconsueto regno.

(particolare del mio quadro preferito)

Rare volte capita di trovare una collezione così  vasta, curiosa e incredibilmente immersa nella vita quotidiana come questa della "Signora dei Gatti". I pezzi inseriti in tutti i luoghi della casa traspirano la sua grande passione, amore e devozione per queste icone.
Mi piace entrare nella casa della Vivi e sommergermi in questo divertentissimo "mondo"  dove le maliziose muse passeggiano serene qua e là, o riposano acciambellate  regalandoci da chiaccherare e da sorridere, inconsapepoli  forse del loro importante e rappresentativo ruolo.
Nonostante ogni volta questi particolari felini assorbano per intero la mia attenzione, guardate che sorpresa mi riservava una vecchia scatola scovata nella ex-stanzina di Massimo:


Sono le prime medaglie vinte da Massimo!!!


Questa è stata vinta al Campionato Nazionale Semilampo
di categoria (Firenze 1981) classificato come Miglior Terza Nazionale


e queste invece sono state vinte in altri Tornei non meno importanti ...(?!)

E' bello stare in casa e guardarsi attorno. Scopro che le più belle cose stanno lì ad aspettare di essere notate e ammirate nei loro significati più intimi, mi piace scoprire i vecchi ricordi di infanzia di Massimo e le sue conquiste perché mi permettono di capire la fonte delle sue capacità di padre, di uomo, di scacchista. Mi piace arrivare lì e dopo pochi minuti vederlo prendere inmediatamente i suoi libri, la sua vecchia scacchiera "genovese", sentire il calore delle persone e delle cose, l'odore del cibo quando si avvicina il pranzo,
 il "ron-ron" dei gatti mentre si strusciano sulle gambe. Mi piace sentire  il rumore della pioggia che batte forte in giardino e che rompe tutti i fiori della "bella di notte", magari mentre già sorseggio l'inmancabile tè con biscotti di "misticanza" o meglio ancora con i morbidi amaretti del Sassello...  


Questa è la "scacchiera Genovese" di Massimo
E' il frutto del talento e del tempo libero di suo padre, i pezzi sono stati realizzati col manico di una scopa (e torniti  abilmente fino ad acquisire l'originale stile), la scacchiera è in materiale truciolato totalmente dipinta a mano. Un bellissimo dono!
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