Benvenuti nel nostro blog!

Vogliamo condividere con Te le nostre "storie di ordinaria quotidianità" Dedichiamo questo spazio a tutti gli "scacchisti per passione" a coloro che senza essere dei campioni mondiali o scacchisti di professione nutrono ugualmente una passione sfrenata per questa disciplina, ai nostri amici dei piccoli circoli con i quali ci divertiamo tantissimo, alle loro famiglie e a chi pur non giocando semplicemente ama questo nobil giuoco...

domenica 26 maggio 2013

Ho fatto la mossa giusta!






Ecco mi sono decisa !!! sveglia alle 8:00 del mattino di domenica per accompagnare Massimo alla 10 Edizione del Torneo " Fai la mossa Giusta" .  Siamo alla prima partita e Massimo alla 25 mossa ha gia disteso il suo primo avversario.
Non ho dubbi, mi diverto moltissimo andando per Tornei. Dovrei sicuramente riprendere a seguire mio marito in questo.
E' una bella sperienza questa degli scacchi, da godere dal vivo, questa sala e' piena, ci sono anche molti spettatori, e per prima volta vi scrivo in diretta!
Sono stata molto occupata in questi ultimi mesi, dedicando molte energie al mio piccolo giardino e coltivare anche un po' le amicizie. Ma ho cercato di tenermi al corrente  anche se in modo
superficiale, sui grandi avvenimenti degli scacchi. Credo che ormai pian piano questa abitudine sia diventata normale per me, nonostante sappia di non capirne moltissimo....
Lascio a Massimo il difficile compito di guardare le partite una a una e di capirne il significato.
 Leggendo qua e la, ho saputo che in questi giorni que Sabino Brunello si e' classificato per il prossimo ciclo del Campionato Mondiale, ma la notizia piu importante e'  la qualificazione di Carlsen al Campionato Mondiale contro Anand che si giocchera'  ad ottobre in India.
Sicuramente sara' un evento emozionantissimo e con tutto il rispetto che ho per il Campeone del Mondo io tifero'  Carlsen, che da sempre e il mio giocatore preferito!  ( e anche quello di mia figlia, hehehe )
Beh, adesso e' meglio ritornare a terra, vi dico solo che Massimo ha in mano i due punti delle prime due partite, speriamo bene....









venerdì 8 marzo 2013

L'amaro della Martesana





Oggi è una giornata piovosa, e sembra che la primavera non abbia ancora voglia di svelare i suoi scintillanti colori...
Mi sono alzata molto presto stamane: volevo scrivere. E' da molto che ho perso l'abitudine  e mi scuso di questo perchè so che nonostante ciò continuate a venirci a trovare.
Spesso mi capita di pensare alla vita terrena. Dono meraviglioso, divino, imprevedibile, effimero ...
Il  miracolo grandioso del risvegliarmi e di sentirmi bene mi porta ad occuparmi soddisfatta di tutto ciò che la vita stessa mi propone ogni dì. Quasi sempre al di fuori di questo blog ...
Sono molto felice perche da un paio di giorni, ho notato che finalmente il mio giardinetto è gradito da manciate di piccoli e rotondi uccellini che, come gruppi di bambini chiassosi, invadono i rami di un prugno - diventato grande - cinguettando e bilanciandosi giocosi, al di fuori della portata del furfante Tom Micio!
Non sono sicura di quale specie si tratti ma mi è sembrato di riconoscere fra loro anche un pettirosso!!!
I merli ormai sono abitueè grazie a un giovane alberello che con le sue piccole meline ha dispensato cibo per una parte dell' inverno.
Sembra che queste creature siano anche loro impazienti di veder affiorare i primi boccioli perchè cantano in continuazione. Ma nella nebbiosa Lombardia il tempo non migliora, solo il freddo è cessato un po', come se la Natura volesse mantenerci in suspence....
Le giornate umide mi ricordano i tempi in cui andavo sempre dietro mio marito Massimo a presenziare ai più svariati tornei, anche in settimana dopo il lavoro, dove mi divertivo molto a seguire le sue vittorie e sconfitte scacchistiche...
Rimpiango molto non andare spesso al Circolo, so che molte cose sono cambiate. Il Masascacchi anche se conservando la sua sede di Masate si è fuso con altri circoli per dare passo al Circolo Scacchistico della Martesana che raggruppa i comuni di Masate, Basiano, Gorgonzola, Cologno Monzese, Cassina de Pecchi, Bussero,... e dove si svolgono numerosi e bellissimi Tornei.
Poi come se non bastasse il nostro caro amico Roberto Pedron ha messo a disposizione anche il suo Bar per la disputa di agguerrite partite serali che si tengono di Giovedì.
Beh non si può dire che manchino le iniziative da questi parti e Massimo, che non si smentisce mai, ne approfitta  quando il tempo glielo permette.
Ieri sera sono rimasta molto stupita nel vederlo arrivare: era l'una del mattino e ad apripre la porta vedo questo individuo con medaglia al collo, con in tasca ben due coppe e in mano... una bottiglia di amaro!




L'amaro della Martesana, un distillato di erbe del Naviglio,
 indicato per digerire e ... sturare impianti sanitari !


 Sono molto fiera di Massimo. Penso al bello della sua passione per gli scacchi, basata sullo studio e l'esercizio delle partite,  e soprattutto alla sua dedizione.  Non ho dubbi: ho sposato un fortissimo scacchista (lasciatemelo dire, sono di parte)  ma sopratutto un grande uomo che si diletta fortemente con un così nobil giuoco.
 Peccato che quest'anno a causa dei suoi impegni di lavoro non riuscirà a participare al Campionato Italiano a Squadre (CIS),  dove lottano per mantenere la posizione in serie B.
Speriamo davvero che i ragazzi del Circolo di Ruta ne faranno a meno e riuscirano comunque a raggiungere gli obbiettivi.
... In caso contrario potremmo offrire a tutti un bicchierino del nostro pregiato distillato!





domenica 20 gennaio 2013

Le variazioni scacchistiche: i Curiers




riproduzione moderna del courier


Il  "Courier Game" o giuoco dei Curiers è un'altra delle tante variazioni che fanno parte della storia e della evoluzione degli scacchi durante il medioevo. Testimonianze artistiche e letterarie indicano come
Wirnt von Gravenberg, uno scrittore tedesco, all'inizio del XII (1202)  sec, menziona il gioco Courier nel suo poema Wigalois, aspettandosi che i suoi lettori sapessero già di che cosa stesse parlando...



Wigalois (1210-1220) di Wirnt di Grafenberg, un romanzo arturiano.
Estratto dal Manoscritto B (Leida, 1337), scandita da Biblioteca dell'Università di Leiden.

Heinrich von Beringen circa cent'anni dopo nel 1300, menziona l'introduzione dei Curiers come un miglioramento degli scacchi nel suo grande poema scacchistico Schachbuch.
Kunrat von Ammenhausen, ancora nella prima metà del XIV sec (1337),  nel suo manoscritto gotico racconta di come una volta a Konstanz vide una partita con 16 pezzi in più rispetto agli scacchi normali. Ogni giocatore aveva un trul , due curiers, un consigliere e 4 pedoni aggiuntivi , 48 pezzi in totale,e aggiunge che non aveva mai visto questo gioco da nessuna altra  parte in Provenza, Francia o Kurwalhen...


Kunrat von Ammenhausen. Das Schachzabelbuch.
14th c., Stein-am-Rhein (?).
123 ff., 345 x 237 mm, parchment, 13 miniatures. Germ. F.v. XIV.1.
Fol. 50 v. – 51 r.: Miniature "Rook".
The manuscript was produced in the territory of modern Switzerland,
probably at the Stein-am-Rhein monastery where the author
 Kunrat von Ammenhausen (1280/90 – mid. 14th c.) lived and worked.
immagine: Cultural Heritage in Collections of the National Library of Russia

E' molto strano, ma oggi dopo aver trovato queste tracce importanti sugli scacchi e il gioco dei Curiers, sentivo che "quella strana cosa che mi perseguita ovunque" si fosse trasformata in un'altra lieta coincidenza...
Sto parlando del luogo meraviglioso a cui si referisce uno di questi anichi testi :  è Konstanz, la città dove von Ammenhausen vide per prima volta giocare quel raro giuoco simile agli scacchi, e dove Massimo e io abbiamo trascorso alcuni dei momenti più belli della nostra vita....
La bella Konstanz si trova nell'angolo sud occidentale del  Bodensee, in Germania, al confine con la  Svizzera, ed è per me uno dei più bei luogi che esistano, tanto che mi piacerebbe viverci !
Intorno al 585 il primo vescovo si stabilì a Costanza, e questo segnò l'inizio della importanza della città come centro spirituale. Durante il medioevo nel 1414-1418  divenne sede del Concilio di Costanza, dove Papa Martino V è stato eletto durante l'unico conclave mai tenutosi a nord delle Alpi.


 questa immagine appartiene al sito:


La Konzilgebäude  l'edificio dove si è tenuto il conclave è ancora integro e può essere visto dal porto. Nelle vicinanze si trova Imperia , una statua che è stata eretta nel 1993 per commemorare il Concilio.
La statua si riferisce ad un racconto di Balzac, La belle Imperia . La storia è una satira dura della morale dei clergys cattolici, dove Imperia seduce i cardinali e i principi del Concilio di Costanza e ha potere su tutto. Questa statua tanto contestata ma oramai simbolo della città, vuole rappresentare colei che ai tempi,   esercitava realmente il potere: Imperia che tiene nella sua mano destra il Re Sigismondo e nella sua mano sinistra il Papa...



Questo invece e mio marito Massimo che nella Piazza Centrale
della vecchia Città di Konstanz  detiene sotto le sue mani ...
 .... dei coniglietti, hehehehehe

Diciamo che la piccola e accogliente Konstanz, è una città molto all'avanguardia culturalmente parlando (vi è anche una Università, nonchè innumerevoli musei ),  ma ancora conserva quella scia affascinante delle epoche medioevali...
Le numerose chiese, i suoi  bellissimi edifici con le travi a vista, ma anche i palazzi dipinti maestralmente narrano storie della vita ordinaria, come quella rappresentata nella antica Piazza del pesce, ma si  trovano anche importanti aneddoti come la firma di trattati, resse, battaglie, episodi della vita dei re.
Diciamo che il suo fascino non bastava, doveva esserci una ragione in più per conoscerla meglio... quando ritornerò andrò sicuramente alla ricerca di informazioni che mi riportino a questi famosi curiers.
Comunque tornando al punto della situazione, il Courier Game si gioca su una scacchiera allargata 12 x 8 case. I pezzi sono così disposti: a partire della casa A1: la torre (come negli scacchi normali), il cavallo (posizione normale), l'alfiere (come l'alfiere medievale si muove di due case diagonalmente), il curier (si muove come l'alfiere moderno), il giullare (che si muove come la torre ma solo di una casa), la Regina (che si muove solo di una casa diagonalmente), il Re (normale), il saggio (si muove come il Re, ma può essere catturato), e poi di  nuovo si ripetono il curier, l'alfiere, il cavallo e la torre. I pedoni sono ovviamente dodici per parte ma possono muovere di una sola casella alla volta: non esiste la mossa iniziale di due case.



Come detto sopra i pedoni non potevano fare due passi alla prima mossa. Per velocizzare il gioco di solito la posizione di partenza prevedeva entrambi  i pedoni di torre mossi in avanti di due case così come il pedone di donna e la donna già di due case avanti rispetto alla sua posizione di partenza.
Grazie alla generosa natura espositiva del dipinto di Lucas van Leyden, una tavola conservata al Museo di scacchi Strobeck, e un po' di conoscenze storiche possiamo analizzare i pezzi e la loro posizione e ricreare il gioco raffigurato in grande dettaglio.






Sono meravigliata che anche nel XIV secolo gli scacchi avessero molto a che fare con le proibizioni, specialmente per il clero. Forse questa è una sorte di spiegazione del perchè Petrarca a differenza di altri scrittori del'epoca, non menzionò gli scacchi nei suoi lavori (egli apparteneva al clero). Forse l'episodio storico "1420 il Re dei germani (Sigismondo) abbandona la proibizione degli scacchi" fu un importante segnale, visto che dopo questo periodo il proibizionismo scacchistico sembra essere terminato.
Questo episodio sembra confermare quanto viene narrato nel manoscritto da von Ammenhausen, che vide per la prima volta giocare il Curier nella città del Concilio.
Diversi tentativi sono stati fatti per modernizzare gli scacchi Courier con regole moderne.
Uno è stato proposto dal Maestro FIDE Paolo V. Byway.
una descrizione e alcuni giochi annotati si possono trovare su questo link .


giovedì 18 ottobre 2012

Scacchi Mediolanorum




 Fillipo Maria Visconti, ultimo Duca visconteo di Milano.

 
Ho trovato interessante un articolo web riguardante una Lettera di Fillippo Maria Visconti  datata 25 novembre 1427.
Riassuntivamente il prezioso documento parla della installazione di  una sala per gli scacchi e giochi da tavola probabilmente presso il palazzo ducale Arengo (vicino al Duomo) a Milano.
E' una  specie di atto ufficiale sottoscritto "Franciscus", firma che attiene probabilmente al nome dello scrivente.
La lettera fù pubblicata per una mostra nel 1957  chiamata "Giochi e passatempi nei secoli passati", organizzata dalla direzione dell'archivio storico civico e dalla biblioteca trivulziana in collaborazione con l'Ente Manifestazioni Milanesi.
La curatrice del catalogo era Caterina Santoro, autrice del libro "Gli Sforza. La casata nobiliare che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535" , Lampi di Stampa 1999.
Lo scrittore Franco Pratesi ne riferisce ancora dell'esistenza nella Edizione Scacco S.a. s nel Giugno 1993 anno 24, numero 6, p. 298-299. (Dovrebbe trattarsi della rivista Scacco! ) Alla fine dell'articolo Franco Pratesi parla anche di un evento con un giocatore magistrale, svoltosi l'8 di Giugno del 1429.
In quanto alla Lettera eccola quà  in testo integrale, quindi per capirne i dettagli dovrete rispolverare le vostre nozioni di latino :


**


Il palazzo di Azzone, dove il fastoso salone avrebbe dovuto essere realizzato, fino al 1365 rimane occupato dal Duca Gian Galeazzo, con la sua famiglia e la corte,  "fino a quando la gotta lo colpisce gravemente costringendo tutti a precipitarsi nel castello pavese, non ancora ultimato, per paura che Bernabò cogliesse questo momento di debolezza per annientarli."
"Il palazzo resta nuovamente vuoto. Gian Galeazzo lo usa come un (enorme) pied-à-terre e lo utilizza, ad esempio, per il grande pranzo e i tornei organizzati in occasione dell’incoronazione a duca nel maggio 1395. Nella storia del Corio (pp. 267-68) viene ampiamente descritta questa festa sontuosa che si svolse nell’ “antica corte nominata l’Arenga, nel capo della quale gli era posto una ampla, et ingente mensa, coperta con un Cielo di drappi contesti di lucidissimo oro...”
...Segue la descrizione delle tavole, l’infinito menù di carne e pesce, i regali agli ospiti, i tornei che si protrassero da lunedì a giovedì, sempre nel grande cortile dell’Arengo. Da allora il palazzo prenderà il nome di “Corte ducale”. Nello stesso periodo, Gian Galeazzo concesse agevolmente che si distruggesse una parte del palazzo per far posto ai lavori del Duomo. Molto probabilmente venne sacrificata una parte del Broletto Vecchio che correva accanto all’antica Domus Ambrosii, anch’essa contestualmente distrutta.
Alla morte di Gian Galeazzo, il figlio Giovanni Maria riapre i saloni della vecchia corte ed è proprio quì, davanti o dentro la chiesa di S. Gottardo, che viene assassinato.
Questa sciagura colpì duramente il superstizioso fratello Filippo Maria diventato Duca di Milano per successione, che  però non volle mai utilizzare questa corte come residenza."...
Ma  l'antico palazzo nel quale operò Giotto, e dove in seguito soggiornò Petrarca, doveva essere una residenza maestosa anche se fù abbandonato nel 1412, perché ritenuto poco sicuro, tanto che nel 1443, crolla il grande salone della Corte Ducale che si trovava a destra di chi entrava nel primo cortile.
Non sorprende la richiesta avanzata da Filippo Maria, nella lettera del 1427,  e la sua volontà di voler conservare mediante una ricostruzione accurata una sede così importante, prevedendo sapientemente anche alla suddetta installazione di una apposita sala per giuocare a scacchi.....




Rocca di Angera, sala della Giustizia. foto web: http://www.storiadimilano.it/arte/imprese/Imprese03.htm

Vent'anni dopo la richiesta contenuta nella lettera,  giunse la morte di Filippo Maria,  l'ultimo dei Visconti, il 13 agosto 1447.
L'ultimo Signore della dinastia muore senza lasciare eredi diretti, lasciandoci però in eredità questo importante documento storico che ci permette di immaginare lui, il grande condottiero della personalità paranoica, superstiziosa, spregiudicata e cinica - anche se di notevole abilità politica- dietro le mura della sua anticha fortezza: isolato ed impegnato magari in uno dei più prestigiosi giuochi di corte...
Il Duca  maniacalmente sospettoso ed estremamente superstizioso, si circondava di astrologi incaricati di segnalargli luogo e momento più propizio per ogni azione e chissà se utilizzava gli scacchi per "aiutarsi" a tessere da lì le trame per le sue numerose battaglie...
Possiamo immaginarlo circondato dai paggi e dal suo piccolo gruppo di fedelissimi trascorrendo le ore liete della sua esistenza a dare scacco in quei pochi momenti di indifferenza verso i grandi tumulti politici.
E' incredibile, grazie a questa lettera di inestimabile valore noi possiamo costatare l'importanza che gli scacchi hanno avuto per i grandi reggenti delle grandi corti lombarde.
Volevo raccontarvi anche che, sempre nel contesto meneghino, troviamo menzione di un altro avvenimento  importante: a soli due giorni da quella data, il 27 novembre di 1427, sembra ci fù la fondazione di un Club di Scacchi a Milano, del quale però non risulta nessun tipo di documentazione, motivo per il quale non entreremo nel dettaglio...
Ma se questo fosse vero sarebbe uno dei più antichi circoli dedicati a questa disciplina sotto l'ombra della Madonnina!





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...