Giovedì sera è iniziato il Corso per principianti scacchisti tenuto da Massimo al Circolo di Masate. Quest'anno ho deciso di partecipare nella speranza di poter imparare qualcosina in più sul nobil giuoco.
Faceva freddo e quando siamo arrivati tutti erano già lì ad aspettare. Eravamo molto emozionati nel vedere tutte quelle persone, e senza esitare Massimo ha cominciato la prima lezione.
Non potrei descrivere la mia contentezza davanti all'immagine di Massimo di fronte alla lavagna mentre illustra la scacchiera e parla di come i numeri e le lettere hanno permesso l'evoluzione del gioco. Non ci avevo pensato, grazie a questi si possono non solo registrare le proprie partite, permettendo un'ulteriore analisi, ma la cosa più importante è che trascriverle è anche un modo di tramandarle nel tempo. Upss!
Anche se ho una piccola conoscenza delle regole del gioco ho capito quanto fondamentale sia per un principiante la descrizione esaustiva dei pezzi, il loro valore e le loro regole: promozione, arrocco, pedone en-passant, le mosse illegali, forzate, lo stallo, il pareggio, lo scacco, etc. Interessante anche avere sempre chiaro lo scopo del gioco: lo scacco matto! (ma io lo dimentico sempre!)
Grazie a questa prima lezione, ho ridimensionato il mio concetto di squilibrio nelle forze in gioco, Massimo ha parlato di questo come un fattore che contribuisce alla vivacità del gioco e lo rende dinamico!
Ma a me questa cosa mi turba, ci sarà pure parità nel valore dei pezzi di una partita ma io ho paura di trovarmi con una torre in meno rispetto al avversario! non si dica quando ci si trova a perdere un pezzo: terrore!!! anche se a volte si può vincere con un pezzo in meno, questo non è il mio caso che prendo scacco anche con vantaggio di forze...
Beh, una cosa è vera però, da spettatrice degli scacchi preferisco vedere una bella partita dove sucede di tutto fino alla fine, e dove magari si perde anche, piuttosto che una patta in condizioni di stallo.
A meno che non si abbia bisogno del mezzo punto, mi piace che Massimo giochi sempre per vincere e non per pareggiare. In questo caso il rischio è grande perchè come ben sapete si può sempre perdere...
Massimo mi sembra molto chiaro nei suoi obbiettivi d'insegnamento, intende rispondere a qualunque domanda, (anche quelle che possono sembrare un po' stupide) e che noi principianti spesso possiamo avere sugli scacchi.
L'idea è completare la spiegazione degli argomenti del programma della serata e passare agli esercizi pratici. Imparare, almeno teoricamente, come si vince, perde, pareggia (questo in realtà è un lungo e faticoso cammino come sicuramente sapete, che non si può esaurire in un giorno).
Credo che per ora, lo spirito del corso sia stato accolto bene; lo ho capito dopo aver visto i sorrisi dei partecipanti mentre tutti insieme provavano l'ebrezza di dar scacco sulla lavagna, costringendo il Re ai bordi della scacchiera...
Un'altro bel momento della serata, Massimo in una simultanea per testare il livello
dei partecipanti al corso.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento!