...."Oh studio puerile! Oh tempo perduto! o sollecitudini superflue! Oh gride sconcissime! Oh stolte letizie e corruci da ridersene! Vedere vecchi rimbambiti mettere tempo sullo scacchiere, e in piccoli legni, cioè in scacchi vagabondi, co' quali fanno futuri inganni e tolgono e rubano or questo or quello scacco; per la quale cagione appo gli antichi era detto giuoco di rubare, al quale giuoco la scimia già fece secondo che dice Plinio; di che so che tu piglierai ammmirazione. et è propriamente giuoco di scimia, mescolare e trasportare gli scacchi, e percuotergli dietro agli altri scacchi del compagno; di subito gittare la mano e ritirarla; insultare all'avversario suo cioè al compagno con cui giuoca e, percuotendo i denti, minacciarlo,crucciarsi, quistionare, fare romore; [...] grattarsi il capo,rodersi l'unghie, e alla perfine fare ogni cosa che abbi a fare ridere quegli che passano inde."
Francesco Petrarca -
Dei rimedi dell'una e dell'altra sorte
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